Riportiamo di seguito alcune indicazioni utili per organizzare una visita.

Parco Archeologico di Baratti e Populonia

Ingresso a pagamento, visita libera. Le visite guidate, comprese nel prezzo del biglietto, hanno inizio ad orari prestabiliti e permettono di apprezzare la bellezza dei siti e il loro contesto.

La visita completa del Parco richiede l’intera giornata

Il Parco archeologico di Baratti e Populonia è un vero e proprio museo all’aperto luccicante di scorie ferrose, che testimoniano l’imponenza della città industriale etrusca. La spiaggia è punteggiata dalle tombe a tumulo della grande necropoli etrusca di San Cerbone, mentre le prime colline affacciate sul mare conservano le tracce delle antiche cave e delle tombe scavate nella roccia. Dominano il golfo i resti dell’acropoli della città antica. I percorsi, oggi come nell’antichità, seguono strade basolate, attraversano boschi e macchia mediterranea e si aprono su inaspettati scorci rivolti verso l’isola d’Elba. Uno di questi tracciati si spinge fra i boschi del promontorio per raggiungere i ruderi del monastero benedettino di San Quirico. Infine, l’archeologia “prende forma” nei laboratori creativi di ceramica, attivi presso il Centro di Archeologia Sperimentale.

Parco Archeominerario di San Silvestro

Ingresso a pagamento, visita libera ad eccezione delle miniere dove è obbligatoria la visita guidata.

Le visite guidate, comprese nel prezzo del biglietto, hanno inizio ad orari prestabiliti e consentono di comprendere a fondo la realtà di questi luoghi e la loro storia.

La visita completa del Parco richiede l’intera giornata.

Per poter partecipare all’ultima visita guidata si raccomanda ai visitatori di presentarsi almeno due ore prima dell’orario di chiusura del Parco.
 

Il Parco archeominerario di San Silvestro, sulle colline a nord di Campiglia Marittima, racconta la storia di un vasto territorio minerario, ricco di giacimenti di rame, piombo ed argento. A piedi e su un trenino particolarmente amato dai più piccoli, il turista vivrà l’irripetibile esperienza di percorrere i luoghi di estrazione e lavorazione dei minerali, attività che si sono protratte dal periodo etrusco fino al 1976. Il percorso nella miniera (al cui interno la temperatura è di 13-14° C) e quello sul treno minerario rappresentano un modo divertente e diverso di vivere “la storia”. Cuore del parco è Rocca San Silvestro, villaggio medievale di minatori e fonditori di metallo, che offre un itinerario, unico nel suo genere, attraverso i resti di abitazioni, della chiesa, del cimitero, della zona signorile e dell’area industriale. Radiosa e fiera, incurante delle sferzate del vento, la Rocca torreggia sulla campagna circostante, conservando orgogliosamente il suo ”pezzo” di storia.

Ogni parco è attrezzato di centro visita, punto ristoro e spazi per attività didattiche e laboratori. Da Populonia a San Silvestro, sulle vie del ferro e dei minerali, ognuno può costruire il suo itinerario nella storia.

 

Museo Archeologico del Territorio di Populonia

Ingresso a pagamento, visita libera (durata circa 1 ora). Per chi vuole utilizzarlo, è previsto un utile supporto con audioguide

Nel Museo archeologico del Territorio di Populonia, gli oltre 2000 reperti esposti testimoniano la trasformazione del paesaggio e della società dalla Preistoria all’epoca tardo-antica: elmi di guerrieri, preziosi corredi funebri con gioielli e ceramiche dipinte, vasi e coppe da banchetto, anfore da trasporto e un mosaico con pesci e naufragio, reperti di antichi relitti sommersi e un tesoretto di monete dal mare. Un Museo dove la noia non trova spazio: vetrine-acquario, allestimenti a scala reale di attività e di ambienti antichi, video delle scoperte archeologiche e grandi ricostruzioni di paesaggio, donano voce e vita ai preziosi reperti custoditi nelle sale. Da non perdere l’anfora di Baratti, capolavoro in argento proveniente dal mare, simbolo del Museo e della bellezza del territorio.
Inoltre, la visita del Museo è stata arricchita da un nuovo percorso “multisensoriale” con l’introduzione di tre postazioni tattili – visive - uditive che permetteranno a tutti di comprendere e godere appieno di tre simboli della storia antica di Populonia: la tomba dei Carri (la sepoltura etrusca meglio conservata nel Parco archeologico di Baratti e Populonia), il mosaico romano cosiddetto “dei Pesci”, e l’Anfora argentea di Baratti, capolavoro di età tardoantica. Un modo nuovo, semplice ed accattivante per “far vivere la storia” anche ai più giovani e a un pubblico “non specializzato”.

Parchi Naturali: Parco Costiero della Sterpaia, Parco Costiero di Rimigliano, Parco Naturale di Montioni, Parco Forestale di Poggio Neri.

Ingresso gratuito, visita libera in tutti i Parchi ad eccezione del Bosco della Sterpaia e al suo itinerario poetico-artistico, dove la visita può avvenire solo su prenotazione, a pagamento e con guida.

Il Parco costiero della Sterpaia è un bosco, in cui si estendono dune, aree umide, radure agricole, aree boscate e una rara porzione di foresta umida litoranea. La particolarità botanica risiede nelle dimensioni monumentali raggiunte da alcune piante: frassini, cerri e querce, con circonferenze del fusto di alcuni metri. Il Parco si estende per 296 ettari di cui 17 di arenili, per uno sviluppo di circa 10 km di costa, 124 ettari tra aree dunali e retrodunali, 155 ettari tra boschi e radure agricole.

Il Parco costiero di Rimigliano, è una fascia costiera verde, affacciata sul mare. Un paesaggio forte e selvaggio, lungo la costa bassa e sabbiosa. Centocinquanta ettari di macchia modellata dai venti marini, dominata dal leccio e tratti di ombrosa pineta. Un caratteristico ambiente mediterraneo alle spalle dell’arenile, in cui si alternano le specie erbacee che colonizzano le dune sabbiose a cui segue la macchia bassa di ginepro, mirto e fillirea e infine una stupenda lecceta in associazione con pini domestici e marittimi modellati dall’azione del vento. Piccoli roditori, ricci, volpi, donnole ma anche la ghiandaia e il picchio verde popolano il bosco.

Per incontrare stupendi esemplari di castagni, lecci e querce c’è il Parco forestale di Poggio Neri. Un verde regno, dominato da caprioli e cinghiali, a poca distanza dall’antico borgo medievale di Sassetta. Le tracce di un’economia antica di carbone, di castagne e di caccia, sono ben visibili nei settecento ettari di estensione del Parco, di cui seicento interamente boscati. Nel parco è stato realizzato il Museo del bosco dove gli attrezzi per le varie lavorazioni introducono alla scoperta dei mestieri del bosco. Il museo presenta anche una ricostruzione perfetta e minuziosa del mondo dei carbonai: una capanna tradizionale, un seccatoio e una carbonaia.

Un paesaggio vegetale la cui storia è legata alle attività minerarie, alla produzione del carbone e al taglio del bosco è anche il Parco naturale di Montioni. Un bosco di sclerofille sempreverdi, dove prevale il leccio, misto talvolta a caducifoglie che si estende per complessivi settemila ettari agli estremi confini delle Province di Livorno e Grosseto, in cui ci si può avventurare lungo innumerevoli sentieri un tempo battuti da taglialegna, carbonai, pastori e cacciatori. Altro aspetto di notevole valore culturale è lo sfruttamento minerario dell’allume, con i resti di un villaggio minerario di epoca napoleonica ancora oggi ben visibili, voluto dalla Principessa di Piombino Elisa Bonaparte. Di grande interesse è anche l’aspetto faunistico per il cospicuo numero di ungulati allo stato libero: cinghiale, daino e capriolo.

Fonte: http://www.parchivaldicornia.it/it/

Scarica la tabella degli orari di apertura:

TABELLA_orari_2016_aggottobre.pdf

Parchi della Val di Cornia - Rocca di San Silvestro / Foto di Gabriella Parra
Parchi della Val di Cornia - Miniera di San Silvestro / Foto di Pavla Dolenska
Parchi della Val di Cornia - Miniera di San Silvestro / Foto di Vincenzo Bianco
Parchi della Val di Cornia - Miniera di San Silvestro / Foto di Vincenzo Bianco