Visitare Cala di Forno d'Estate: (dal 1 Luglio al 15 Settembre)

Itinerario C3: Cala di Forno estivo (visita guidata con prenotazione entro le ore 17h00 del giorno precedente la visita)

Lunghezza percorso: 9,5 Km; Durata: 9 Ore (compresa la sosta in spiaggia); Difficoltà: Bassa

Partenza nei giorni di mercoledì, sabato e domenica alle ore 9h30 dal Centro Visite di Alberese con bus-navetta per Oliveto di Collelungo sotto la torre cinquecentesca, da dove si prosegue a piedi.

BIGLIETTI: € 30,00 - Numero minimo partecipanti: 10

 

 

Visitare Cala di Forno in autunno, Inverno, Primavera: (dal 16 Settembre al 30 Giugno)

Itinerario A4: Cala di Forno

Lunghezza: 12,8 Km; Durata: 6 Ore; Difficoltà: Alta

Partenza con bus-navetta dal Centro Visite di Alberese per "Pratini", da dove si prosegue a piedi. Si attraverseranno sui monti dell'Uccellina macchia mediterranea ricca di ginestre, cisti e rosmarini e poi  un bosco di ginepri secolari fino ad arrivare alla baia sabbiosa lambita dal mare cristallino del Parco della Maremma. 

BIGLIETTI: Intero: € 10,00 - Ridotto: € 5,00 (ragazzi dai 6 ai 14 anni, over 65, gruppi con 20 paganti minimo)

N.B. la prenotazione ed il servizio guida sono obbligatori per i gruppi da 20 pax in poi.

Per maggiori informazioni contattare: Centro visite Alberese - Via Bersagliere, 7/9 - Alberese (Gr); Tel. +39 0564 407098 E-mail: centrovisite@parco-maremma.it    Aperto tutti i giorni compresi i festivi dalle 8.30 alle 20.00.

[fonte: sito ufficiale del parco http://www.parco-maremma.it]
 
 
L'accesso alla baia è sempre possibile via mare con imbarcazioni private.
 

Pillole di storia: 

La piccola baia di Cala di Forno ha avuto nel passato un'importanza non secondaria nei riguardi della principale attività produttiva legata alla macchia che copre i Monti dell'Uccellina. Infatti il carbone che veniva prodotto sul versante prospiciente il mare era trasportato da carovane  di muli verso questa località e quindi caricato su barche di limitato pescaggio e trasferito ai porti di Talamone e Castiglione della Pescaia, da dove, trasferito su battelli più grandi, veniva avviato verso i mercati. Questa attività aveva sicuramente una consistenza notevole, tanto da giustificare la presenza di una dogana per il pagamento dei balzelli, in considerazione anche del fatto che Cala di Forno si trovava sul confine tra il Granducato mediceo e i Presidios spagnoli.

L'edificio che ancora oggi rimane ospitava appunto la dogana e, in epoca successiva, per una parte la caserma della Guardia di Finanza e altra parte l'abitazione di un colono che lavorava i terreni agricoli circostanti.

Tratto da "Parco Naturale della Maremma" Belforte Grafica - Livorno